GRANDE SUCCESSO DEI CAMPI ESTIVI AMBIENTALI NEI PARCHI E NELLE AREE PROTETTE DI REGGELLO

Visto l'apprezzamento e l'entusiasmo manifestato dai ragazzi e dai genitori per quest'iniziativa l'Aministrazione auspica di poterla ripetere anche l'anno prossimo.

 

Si è conclusa sabato 13 agosto l'esperienza dei Campi Estivi Residenziali per ragazzi nei parchi e nelle aree protette del Comune di Reggello. Grande entusiasmo e soddisfazione dei ragazzi, che hanno potuto vivere un'avventura entusiasmante, all'insegna dell'amore per la natura, la fantasia e la scoperta.

L'iniziativa, che fa parte di un progetto della Regione Toscana, è stata progettata dall'Ufficio Ambiente del Comune di Reggello in collaborazione con l'Associazione gECO che con le proprie Guide Ambientali ha coordinato e messo in atto lo svolgimento operativo e logistico del programma. Per la riuscita hanno inoltre collaborato a vario titolo il CFS dell’Ufficio per la Biodiversità di Vallombrosa, la Pro Loco Saltino Vallombrosa, l’Agriturismo Lavana di Reggello, la Polisportiva Fuoritraccia e la Soc. Alcedo Ambiente e Territorio, oltre al mitico “Barba”.

In tutto sono stati 55 i ragazzi che hanno partecipato al Campo Ambientale, strutturato in 2 turni con un programma di escursioni, didattica nella Natura, esperienze scientifiche e laboratori di educazione ambientale.

I gruppi hanno fatto base, per la permanenza ed i pernottamenti, nella suggestiva struttura dell'antico Oratorio delle Celle (il Paradisino); da qui sono partite le escursioni a piedi e le attività di educazione ambientale dei giorni successivi lungo percorsi snodati nel cuore della Foresta di Sant’Antonio e di Vallombrosa, con una sortita nella Riserva Naturale di Bandella e Valle dell’Inferno per un’escursione in barca sull’Arno ed un’esperienza di pernotto all’aperto con allestimento di un campo tende notturno.

Molte le attività di educazione ambientale, diurne e notturne, che si sono concretizzate durante le uscite in bosco e che hanno dato modo ai ragazzi di sperimentare sul campo le metodologie dell' indagine naturalistica ed il rinvenimento delle tracce di presenza degli animali selvatici. Inoltre, attraverso il gioco, si è lavorato sul significato di concetti come habitat, ecosistema, ambiente e biodiversità.

Durante il Campo i ragazzi hanno fatto prove di conduzione di asinelli e visto come venivano impiegati per il lavoro in montagna, hanno provato il tiro con l'Arco istintivo e l'arrampicata in parete di roccia con istruttori specializzati. Hanno inoltre sperimentato come organizzarsi in gruppi autonomi per risolvere enigmi ed orientarsi in bosco con la sola bussola e mappa in una gara di “orienteering”, fino ad apprezzare lo sforzo di non far rumore di notte al punto di confondersi con quanto li circonda e scoprire di riuscire a percepire i suoni ed i movimenti della fauna della foresta.

Le Guide dell’Associazione GECO esprimono molta soddisfazione per il lavoro svolto in questi anni sottolineando l’importanza della “filosofia residenziale” del Campo nella quale, oltre a poter lavorare sulle diverse attività, è possibile poter seguire lo sforzo profuso dai ragazzi in un percorso educativo che va dal convivere con le resistenze emotive del distacco familiare, alla condivisione con altri degli spazi, fino alla maturazione di un senso di responsabilità per il gruppo, anche solo per il breve periodo di una settimana.

Visto l'apprezzamento e l'entusiasmo manifestato dai ragazzi e dai genitori per quest'iniziativa l'Aministrazione Comunale auspica di poterla ripetere anche l'anno prossimo.