Zona Rossa, dal 29 marzo nuove misure valide su tutta la Toscana

Fino al 6 aprile limitazioni per gli spostamenti dalla propria abitazione.

Da lunedì 29 marzo 2021 la Toscana diventa Zona Rossa, ossia area considerata ad alto rischio di contagio da Covid-19. Tutta la Toscana resterà in zona rossa almeno fino a martedì 6 aprile, giorno di scadenza dell’attuale Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, che disciplina la materia.

Questa restrizione – ha precisato il presidente Eugenio Giani – fa sì che anche gli studenti toscani debbano stare a casa con tre giorni di anticipo rispetto alle tradizionali vacanze pasquali. Vedremo poi come andranno i dati ad inizio di aprile per capire se riusciremo a tornare in zona arancione, così come è avvenuto dal 1 gennaio ad oggi, periodo in cui ci siamo alternati tra l’arancione e il giallo. Confido che la crescita del numero delle vaccinazioni, ormai sopra le 570.000 e sopra l’88% delle dosi ricevute e somministrate, un dato che è superiore alla media nazionale, ci aiuti a tornare in arancione”.

Scuole di ogni ordine e grado chiuse quindi, anche nidi e scuole dell'infanzia. Le comprovate motivazioni dovranno essere certificate per gli spostamenti dalle proprie abitazioni, e sono vietate visite a parenti e amici anche se residenti nello stesso Comune di Residenza (con eccezione di tre giorni a Pasqua: 3-4-5 aprile, quando sarà possibile una visita al giorno all'interno della regione, dalle 5 alle 22.)

Secondo il Dpcm del 2 marzo e il decreto legge del 12 marzo, nelle zone rosse si può uscire di casa ed è possibile spostarsi solo per motivi di lavoro, salute e necessità, anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma. Motivi che vanno sempre certificati con il modulo di autocertificazione.

Sempre consentito "il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori regione". Niente spostamento verso le seconde casa in Toscana, però, per i non residenti in regione, secondo quanto stabilito da un'ordinanza del presidente Eugenio Giani.

Sospese le attività al dettaglio con varie eccezioni: negozi di alimentari e altri negozi considerati di prima necessità.  Tra le attività commerciali aperte anche farmacie, parafarmacie, edicole, librerie, tabaccherie, fiorai, benzinai, elettronica, ferramenta, articoli elettrici, elettrodomestici, prodotti per l'infanzia. Chiusi i mercati, salvo quelle attività dirette alla vendita di soli generi alimentari prodotti agricoli e florovivaistici.

Bar e ristoranti chiusi tranne che per l'asporto o la consegna al domicilio. Come in zona arancione, resta consentita fino alle 22 la sola ristorazione con consegna a domicilio o asporto (con divieto di consumazione nelle adiacenze). Consentito l’asporto fino alle 18 dai bar. Asporto possibile fino alle 22 da enoteche e vinerie.

Chiuse palestre e piscine. E' consentito svolgere attività sportiva solo all'interno del proprio comune da soli e vicino casa. Si può passeggiare, nei pressi della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo della mascherina.